Le sorgenti

Le sorgenti

L’abbondanza di acque, per lo più con caratteristiche organolettiche uniche, rappresenta la principale ricchezza del territorio nocerino. Basti ricordare che esistono innumerevoli sorgenti, alcune delle quali vengono condottate per servire altri Comuni. Tra le altre spiccano, per importanza storica o per sfruttamento, quelle che si possono ritenere le sorgenti principali del Comune: la Angelica, la Flaminia e quella del Cacciatore, che rappresentano il passato, il presente ed il futuro di Nocera rispetto alle acque.


Sorgente Angelica

Nasce in località Bagni di Nocera ed è certamente la più antica delle tre sotto il profilo dello sfruttamento commerciale. Infatti, basta ricordare che l’idropinoterapia era conosciuta e praticata nella zona di Nocera con l’acqua di questa sorgente già dal 1500, trovando, poi, massima affermazione con l’apertura di un centro termale in prossimità della sorgente stessa. Lo sfruttamento ad alti livelli comportò una risonanza tale da portare questo luogo ad essere uno dei centri più richiesti dell’epoca nell’Italia centrale. Tale successo andò poi pian piano tramontando, fino a spegnersi nel periodo a cavallo tra la fine del sec. XIX e i primi del sec. XX. Le cause vanno ricercate nella evoluzione del sistema turistico-termale e, soprattutto, nell’affermarsi di un nuovo modo di trascorrere la villeggiatura. Se dal punto di vista turistico l’acqua di Nocera ha conosciuto in quel periodo un momento di grave crisi, non si può dire la stessa cosa per quanto concerne il settore commerciale della stessa che, contemporaneamente, ha avuto la sua maggiore affermazione in quanto, esportata ormai da tempo, era conosciuta dalla Germania al Portogallo e perfino a Costantinopoli. A partire dalla fine del secolo XIX, grazie alla capacità imprenditoriale dell’industriale milanese Felice Bisleri (vedi passeggiata n.1), l’acqua di Nocera venne esportata in paesi come l’America del Nord, quella Latina e l’India. Per cogliere le sue qualità e comprendere la bontà terapeutica riconosciutagli all’epoca dai "purganti" (così erano chiamati coloro che andavano a curarsi negli stabilimenti termali), basta ricordare quanto detto dal naturalista Francesco Redi (1628-1698) e riproposto nella lapide affissa sopra la fontana antistante la Porta Vecchia (vedi passeggiata n. 3). Nel corso dei secoli numerosi sono stati gli scritti scientifici relativi alle caratteristiche di tale acqua e tutti gli autori concordano nel ritenerla di ottima qualità, tanto che nel sec.XVIII venne presa come campione, sia per le sue caratteristiche fisiche che per quelle chimiche, per valutare la qualità di altre acque. Nel settembre del 1805 vennero appositamente a Nocera, per analizzare l’acqua di questa sorgente, due celebri studiosi, destinati a rimanere nella storia, il prof. Alessandro Humbolt ed il prof. Gay Lussac. Nel settore turistico termale Nocera ha rappresentato in passato un luogo molto ambito dalla nobiltà e dalla borghesia, tanto che numerosi ed illustri furono i personaggi che vennero a curarsi a Nocera; tra gli altri da ricordare: Vincenzo Monti, Luigi Pirandello e Giacomo Leopardi. La casistica delle malattie curate con questa acqua era la più ampia, basti pensare che tra le varie patologie vi era anche la nevrastenia. 

Sorgente Flaminia

Nasce in località Le Case . Attualmente è la più sfruttata, in quanto le sue acque sono condottate presso lo stabilimento di Nocera Scalo, dove vengono imbottigliate ed immesse sul mercato con il marchio " Nocera Umbra sorgente Flaminia".

Sorgente del Cacciatore

Detta anche del Centino, nasce in prossimità di Schiagni e possiede particolari caratteristiche di mineralità che la rendono adatta per usi terapeutici. Già nel passato, per la sua leggerezza, trovava impiego in particolari patologie. Il Comune di Nocera Umbra punta a sfruttare le caratteristiche di tale acqua attraverso la realizzazione di un ambizioso progetto quale è quello dell’apertura di un centro termale. Le caratteristiche terapeutiche di questa acqua sono state riconosciute attraverso delle sperimentazioni ad alto contenuto scientifico, condotte da diversi medici e studiosi, luminari nel settore. Alle analisi di laboratorio hanno fatto seguito sperimentazioni pratiche su pazienti affetti da particolari patologie e su soggetti sani. La conclusione a cui si è giunti dopo vari esami ha portato ad affermare che tale acqua interviene in numerosi fattori: favorisce la diuresi, aumenta la escrezione urinaria di urati, riduce la escrezione urinaria di calcio, migliora la funzione epatica, migliora la funzione del pancreas esocrino, agisce come coadiuvante nel trattamento del diabete e non determina effetti collaterali di alcun genere. Va a ciò aggiunto che, in seguito a tali risultanze, il Consiglio Superiore della Sanità ha autorizzato l’uso di tale acqua per le seguenti terapie: funzionalità epatica e pancreatica, diuresi, calciuria e uricuria, coadiuvante nella cura del diabete. Attualmente, nonostante i lavori di realizzazione del progetto principale proseguano, non è possibile accedere all’interno di tale struttura per godere dell'acqua della sorgente, insieme ad un po' di relax.